
Via Aurelia
La via Aurelia fu aperta probabilmente nel 241 a.C. dal censore Aurelio Cotta. La strada nacque per via dell’esigenza di collegare Roma con le colonie fondate sulla costa tirrenica nel corso del III secolo a.C. (dopo la definitiva sottomissione dell’Etruria costiera) e di controllare le rotte di navigazione verso il Mediterraneo occidentale. Il primo tratto costruito va da Roma a Pisa ed è l’Aurelia Vetus; siccome la Via Aurelia terminava a Pisa a causa l’ostacolo alla prosecuzione della strada l’ampia zona paludosa detta Fossae Papirianae e la presenza degli
scomodi Apuani-liguri montani, per proseguire da Pisa verso la Liguria, i romani erano costretti ad "andar per mare". Alcuni studiosi ipotizzano la costruzione del prolungamento fino a Genova già nel 200 a.C., ma solo intorno al III d.C. la via tirrenica litoranea che da Roma percorreva il territorio ligure da Luna fino al fiume Varo (il confine con la Gallia Narbonese) venne indicata complessivamente come Aurelia. Il percorso trova un punto di raccordo con la Via Domitia che, attraverso il sud della Gallia, giunge fino ai Pirenei, dove si raccorda con la Via Augusta. Fu un itinerario fondamentale per la penetrazione e la romanizzazione della Spagna, dalla quale si irradiarono numerose altre strade.
Analisi del territorio
Come possiamo notare dalla cartina fisica, la via Aurelia passa nelle zone pianeggianti. Ciò avviene perché per la tecnologia che avevano i romani non era possibile scavare gallerie perciò se ci si trovava davanti ad un rilievo bisognava aggirarlo allungando notevolmente il percorso inoltrandosi nell’entroterra.

Il percorso moderno
Purtroppo della strada romana non è rimasto più niente, ma se noi ripercorriamo a ritroso la storia di questa via antica, constatiamo che la moderna Aurelia ricalca parzialmente il tracciato dell’antica via. L'Aurelia (che nella numerazione delle strade statali adottata da parte dell‘ANAS ha preso la numerazione di strada statale 1 via Aurelia) collega oggi Roma alla Spagna costeggiando il Mar Tirreno ed il mar Ligure.

Concludiamo con una tarda testimonianza letteraria sulla via Aurelia. Nel De reditu suo Rutilio Namaziano descrive il proprio ritorno nell’anno 415 o 417 in Gallia, dove ha dei possedimenti, partendo da Roma, in un’Italia saccheggiata dai Goti (è del 410 il sacco di Roma). Le vecchie strade consolari di terra sono ormai in rovina e malsicure e l’Aurelia non è più percorribile: Rutilio sceglie di viaggiare per mare, preferibile perché più sicuro, nonostante fosse la stagione del mare clausum (tra l’autunno e l’inverno). Egli descrive il suo viaggio dal porto di Roma, Portus Augusti, a nord di Ostia, fino a Luni risalendo le coste del Tirreno attraverso Igilium, Populonia, Vada. Leggiamo in De reditu suo, vv. 37-42; da 217-222: “ Si sceglie il mare, perché le vie di terra, fradice in piano per i fiumi, sui monti sono aspre di rocce: dopo che i campi di Tuscia, dopo che la via Aurelia, sofferte a ferro e fuoco le orde dei Goti, non domano più le selve con locande, né i fiumi con ponti, è meglio affidare le vele al mare, sebbene incerto […] Salpiamo all’alba, in una luce ancora irrisolta, quando il colore, da poco tornato sui campi, li lascia scorgere. Tenendoci stretti alla costa avanziamo con piccole barche cui spesso la terra a rifugio apra insenature. D’estate escano in mare aperto le vele dei grossi carichi, d’autunno è più cauto disporre di un’agile fuga.’’
Electum pelagus, quoniam terrena viarumplana madent fluviis, cautibus alta rigent.Postquam Tuscus ager postquamque Aurelius aggerperpessus Geticas ense vel igne manusnon silvas domibus, non flumina ponte cohercet;incerto satius credere vela mari. […]
Solvimus aurorae dubio, quo tempore primumagnosci patitur redditus arva color.Progredimur parvis per littora proxima cymbis,quorum perfugio crebra pateret humus. Aestivos penetrent oneraria carbasa fluctus:Tutior autumnus mobilitate fugae.
Con questa immagine di devastazione, ci congediamo dalla via che ancora oggi, nell’immaginario dei liguri, è la via romana per eccellenza.
Analisi del percorso su cartina fisica
Percorso odierno della S.S.1 Via Aurelia