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Genova e la romanizzazione

Durante il periodo delle guerre puniche i Liguri si allearono con i Cartaginesi, mentre i Genuati rimasero fedeli a Roma. Nel 205 a.C. La cittá fu distrutta da Magone Barca, fratello di Annibale, in quanto alleata dei Romani. Nel 203 a.C. fu ricostruita dal pretore Spurio Lucrezio e si creò così il primo nucleo romano a Genova. I Romani infatti avevano ben chiara l'importanza della città: infatti il suo porto si trovava in uno degli approdi più favorevoli e protetti dell'arco costiero ligure ed in collegamento con i centri dell'entroterra e la posizione era strategica per l'espansione verso il Nord-Ovest. Con il passare del tempo la città acquistò sempre più importanza fino a diventare civitas e Municipio romano(è rappresentata nella tabula peutingeriana con due torri che vuol dire centro di media grandezza e viene citata come oppidum da Plinio il Vecchio e Strabone). Dopo aver risolto la questione in Gallia e terminate le guerre puniche, l’espansione in Liguria dei romani procedette velocemente, in particolare sul tracciato delle antiche “piste” di epoca preromana, sulle quali i romani costruirono numerose strade che passavano per Genova. Tra le più importanti troviamo la Via Iulia Augustea, la Via Aemilia Scauri, la Via Postumia  e la Via Aurelia.

Genova e la Liguria mostrati nella Tabula Peutingeriana

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