
Urbanistica ed edilizia
L'urbanistica romana trovò attuazione nella fondazione di nuovi centri urbani sia nella penisola sia nelle province. La fondazione di nuove colonie fu infatti frequente sia in epoca repubblicana che in epoca imperiale e fu uno degli elementi duraturi ed essenziali dell'espansionismo romano. Per tali fondazioni o rifondazioni di insediamenti esistenti venne messo a punto uno schema generale basato sulla conformazione dell'accampamento militare (castrum). Tale schema, forse derivato da quello greco, era basato su due assi perpendicolari: il cardo massimo (molto spesso in asse nord-sud) e il decumano massimo (est-ovest): al loro incrocio, al centro simbolico e funzionale sorgeva il foro, dove si svolgevano le riunioni politiche, veniva amministrata la giustizia, si esercitava il commercio e si svolgevano le cerimonie religiose. Inoltre erano necessarie una serie di opere pubbliche di controllo come le efficienti strade e gli acquedotti.
Ancora oggi molte città europee e del bacino del Mediterraneo mostrano il retaggio dello schema romano nel loro nucleo più antico.
Tutte queste città avevano un foro, i teatri, le arene e gli acquedotti, le terme; nell’edilizia privata, troviamo il modello della domus, casa dei ceti benestanti.
Il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi si recavano per partecipare (o semplicemente assistere) agli affari politici, amministrativi ed economici che riguardavano la comunità di cui facevano parte.
Il foro
I teatri
I teatri romani furono costruiti in tutte le aree dell'impero e grazie alla capacità dei romani di influenzare l'architettura locale, numerosi teatri hanno le tipiche caratteristiche romane.
Gli anfiteatri / arene
Gli anfiteatri sono la testimonianza della condivisione, da parte delle popolazioni dell’impero, non solo di un modello ludico, ma anche di una visione del mondo.
Coloro che assistevano ai giochi circensi, rafforzavano la propria romanitas, ovvero il senso di unità e identità dell’impero romano.
Gli acquedotti
​Città e province in tutto l'Impero romano emulavano il modello degli acquedotti romani, e finanziavano quest’ultimi come oggetti di interesse pubblico e di orgoglio civico: un lusso costoso ma necessario, a cui tutti dovrebbero aspirare.La maggior parte degli acquedotti romani si sono dimostrati affidabili e duraturi; alcuni si sono mantenuti fino alla prima età moderna e sono ancora parzialmente in uso.
Le terme
Le terme erano un centro ricreativo polifunzionale. La maggior parte includeva centri sportivi, piscine, parchi, librerie, piccoli teatri per ascoltare poesia e musica e una grande sala per le feste: una città nella città. In poche parole erano luoghi di svago e socializzazione per tutti i romani, visto che il costo d’entrata era molto basso.
Le domus
Queste ville erano riservate all’Elite die cittadini, ai nobili e ricchi. Si trovavano tutte nella parte residenziale della città e nelle campagne limtrofe.